Vento e Mare hanno sempre avuto un ruolo importante nell'immaginario umano. Non a caso anche nella mitologia Greca, il Dio del Mare Poseidone, era il Genero di Eolo, il Dio dei Venti.
In tempi antichi, il vento era quello che riempiva le vele delle barche, ed in alcuni casi, quello che provocava tempeste se diventava troppo forte. Ma ai giorni nostri, questo connubio può essere inteso in maniera assai più produttiva.
Se vivessimo in Danimarca, immagini tipo quella che vedete sarebbero all'ordine del giorno. In quel paese infatti, ben il 25% della produzione energetica deriva dall' Eolico. Come potete purtroppo immaginare, l' Italia non è nemmeno vicina a queste percentuali. E non certo per l'assenza di questi due elementi.
La nostra bella penisola gode (anzi, godrebbe...) di un ottimo potenziale per l'installazione di questi campi Eolici in Mare, i cosìdetti OffShore, ma ahimè per il momento siamo il solito fanalino di coda. I nostri quasi 12000 Km di costa, fornirebbero infatti una piattaforma ideale per l'installazione di questi impianti.
A dire il vero alcuni progetti sono ora al vaglio. Uno in Sicilia, dove 115 aerogeneratori fornirebbero energia fino a 575 MW (abbastanza per 390.000 famiglie siciliane...), un altro in Molise (con 54 turbine proposte) ed un paio anche in Puglia (150 turbine in tutto). Ancora lontani dai Mega impianti scandinavi, ma è sempre un buon inizio.
A contrastare la diffusione di questi impianti eolici in tutto il Bel Paese, ci pensano però vari comitati, che mossi dalla presunta salvaguardia di ambiente e mare, si muovono compatti nel fronte del "No al Vento". Va detto che TUTTE le strutture presenti nel resto del mondo, forniscono dati esattamente opposti al benessere ambientale.
Le tecnologie moderne consentono infatti di installare questi colossi anche in mare aperto, con danni assolutamente irrisori (molti meno comunque di alcune orribili costruzioni che vediamo in giro per il paese), nè impediscono minimamente lo svolgere di azione di navi e pescherecci, nè possono produrre troppo rumore (a 3km dalla costa?), nè infine risulterebbero un danno per i volatili di passaggio (sono ancora molti di più quelli che muoiono su auto e finestre...).
E persino l'ultima delle obiezioni, quella di deturpare la visione del paesaggio, sembra essere l'ennesima scusa per non utilizzare questo prezioso strumento fautore di energia pulita. A voi non piacerebbe poter osservare intorno a noi queste installazioni incredibili che producono energia senza distruggere e consumare l'ambiente? Meglio una raffineria, o una centrale di Carbone? Mah... ai posteri (se ci saranno..) l'ardua sentenza.